ESEMPIO DI BUSINESS PLAN PARTE 3: UN OCCHIO AL RATING

Il rating della tua azienda è uno degli aspetti fondamentali del Business Plan: come controllarlo?

Sandro Pinna

By SANDRO PINNA

In questo articolo passiamo al terzo step per costruire il Business Plan della tua azienda, ovvero lo sguardo, necessario, al rating attuale dell’azienda.

Sia nel caso che il Business Plan venga realizzato per la concessione di un nuovo finanziamento, sia che venga compilato per trovare nuovi investitori, è fondamentale fare un’analisi del rating attuale dell’azienda al fine di comprenderne i punti deboli, le criticità e le aree di intervento più importanti, quelle che possono fare la differenza nel Business Plan e nel futuro della stessa impresa.

Il giudizio sintetico rappresentato dal rating riconosciuto all’azienda deve influenzare la realizzazione del Business Plan, in modo che lo stesso giudizio calcolato alla fine del periodo previsto dal piano d’impresa risulti ben più elevato di quello iniziale.

“Per realizzare un ottimo Business Plan, in grado di ottenere un buon giudizio da parte dei finanziatori/investitori, e fare in modo di ottenere le fonti finanziarie al più basso costo possibile, bisogna dunque affrontare e risolvere le criticità che vengono fuori dall’analisi del rating.”

Il diffondersi della cultura del rating ha cambiato negli ultimi anni relazione tra impresa e banche.

Lo sviluppo delle tecniche di gestione del rischio, accompagnato dalle trasformazioni strutturali dell’economia, hanno indotto le banche a concentrare la propria attenzione sulla misurazione e la gestione dei rischi, nonché sulla propria adeguatezza patrimoniale rispetto a questi.

Per le piccole e medie imprese le conseguenze sono state essenzialmente due: in primo luogo, le banche prestano una crescente attenzione alla valutazione dei rischi – in pratica al rating – delle PMI, anche in caso di prestiti di importo contenuto.

In secondo luogo, le PMI devono confrontarsi con una varietà sempre più ampia dei prezzi e delle condizioni contrattuali relative ai prestiti proposti dalle banche.

Per realizzare un ottimo Business Plan, in grado di ottenere un buon giudizio da parte dei finanziatori/investitori, e fare in modo di ottenere le fonti finanziarie al più basso costo possibile, bisogna dunque affrontare e risolvere le criticità che vengono fuori dall’analisi del rating.

Tali problematiche possono essere di due tipologie: quantitative e qualitative.

L’importanza degli aspetti quantitativi è facile da comprendere, e successivamente nel corso di questi articoli prenderemo in esame dettagliatamente quali indicatori e dati prendere in considerazione; basti per ora seguire le linee guida che riportiamo ad esempio nel nostro programma di creazione del Business Plan, oppure all’interno degli articoli del blog.

Tanto per fare qualche esempio, recenti statistiche riportano che il 75% delle banche medie e grandi considera l’indebitamento una componente “importante”, o “molto importante” del rating; il 50% attribuisce la stessa importanza alla liquidità e alla redditività.

Rischio e Rating

Tuttavia anche gli aspetti qualitativi risultano altrettanto importanti, e spesso sono trascurati o sottovalutati dal management aziendale. Bisogna invece tenerli in considerazione in quanto risultano molto importanti per la controparte bancaria

La raccolta di informazioni qualitative comporta spesso incontri diretti tra banca e impresa, durante i quali le banche tentano di valutare se l’azienda sia ben gestita. Secondo una recente indagine:

  • Circa il 50% delle banche rispondenti medie e grandi ritiene la qualità del management della PMI una componente “importante” o “molto importante” del rating.
  • I due fattori successivi in ordine d’importanza, anche se molto distanziati rispetto alla qualità del management, sono la situazione di mercato della PMI e la sua forma giuridica.

Bisogna assicurarsi che tutti i documenti che si consegnano alla banca siano corretti, completi, di qualità elevata e siano consegnati rispettando le scadenze previste dalla stessa banca.

Bisogna fornire inoltre informazioni di qualità elevata e accertarsi che siano corrette e aggiornate. Se non si possono fornire cifre puntuali, indicare che si tratta di stime e fornire i relativi campi di variazione. Anche se non vi sono stati cambiamenti espliciti nelle informazioni richieste, molte banche esamineranno i documenti forniti dalla propria clientela in modo più dettagliato rispetto al passato, in conseguenza delle normative di settore sempre più stringenti.

Poiché il referente della banca esplica il ruolo più importante nell’istruttoria, e di norma il suo giudizio ha un certo peso nel procedimento di rating, occorre consegnargli la documentazione in un formato chiaro e di agevole lettura; accertatevi inoltre che il referente in banca li abbia ben chiari prima della realizzazione dell’istruttoria.

Una volta individuati tutti i punti critici della gestione aziendale e la corrispondente importanza per il settore bancario siete pronti per il prossimo step, ovvero la descrizione della strategia futura dell’azienda e le azioni operative che ha intenzione di mettere in atto.

Vedremo questo argomento a partire dal prossimo articolo; buon Business Plan a tutti.