Il piano Industria 4.0 previsto dal governo italiano prova ad andare incontro agli enormi sviluppi in campo tecnologico registrati negli ultimi anni
By SANDRO PINNA
Incentivi Industria 4.0
Il piano Industria 4.0 previsto dal governo italiano prova ad andare incontro agli enormi sviluppi in campo tecnologico registrati negli ultimi anni, al fine (finalmente) di non rimanere indietro rispetto ai maggiori competitor internazionali, vecchi e nuovi.
Le innovazioni tecnologiche e i processi di globalizzazione stanno rivoluzionando il mondo delle aziende, per non parlare della robotica nei processi produttivi, potenzialmente in grado nel futuro di rivoluzionare produttività e competitività; nonostante i numerosi problemi e le evidenti criticità che derivano da questi processi, non possiamo permetterci di non rimanere al passo coi tempi.
“L’Italia non può permettersi di stare alla finestra: un ritardo nelle fasi iniziali del processo di cambiamento in atto potrebbe risultare fatale per il sistema produttivo, in larga parte basato inoltre su piccole e medie imprese, molto più fragili e sensibili ai cambiamenti.”
Cos’è Industria 4.0
Le maggiori novità per il mondo imprenditoriale riguardano la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, ovvero l’utilizzo nelle fasi di produzione di robot e macchine tecnologiche al posto di manodopera umana: la sostituzione sarà dolorosa per i paesi sviluppati ma ancora di più per i paesi con manodopera a basso costo (ad es. Asia o Est europeo), con ripercussioni per quelle aziende che hanno de-localizzato la produzione negli anni passati.
Oltre ai robot, la tendenza riguarda i seguenti aspetti:
- Ricorso sempre più invasivo ad Internet;
- Utilizzo di dati e informazioni da dispositivi multimediali;
- Utilizzo massiccio di sensori e tecnologie wireless;
- Macchinari sempre connessi e autonomi.
L’Italia non può permettersi di stare alla finestra e giustamente il governo ha pensato di predisporre una serie di misure in tal senso, un ritardo nelle fasi iniziali del processo di cambiamento in atto potrebbe risultare fatale per il sistema produttivo, in larga parte basato inoltre su piccole e medie imprese, molto più fragili e sensibili ai cambiamenti.
Il piano Industria 4.0 cerca di venire incontro alle nuove esigenze imprenditoriali, vediamo come.
Le linee guida del Piano
Le linee guida si suddividono nei seguenti punti:
- Innovazione;
- Infrastrutture;
- Competenze;
- Governance.
Per il primo punto il governo ha messo in campo misure di incentivo per lo sviluppo di tecnologie innovative e per le attività di ricerca e sviluppo; il secondo aspetto riguarda investimenti in reti dati e infrastrutture tecnologiche; per il terzo punto sono stati aumentati gli incentivi alla formazione, mirati principalmente su nuove tecnologie e innovazione; il quarto punto infine si prefigge come scopo la diffusione della conoscenza alle piccole e medie imprese, a manager e imprenditori.
Si tratta più in dettaglio di una serie di misure automatiche: l’impresa può attivarle senza ricorrere ad assistenza o personale esterno né a lunghe code presso sportelli pubblici per la partecipazione a bandi; è sufficiente farne richiesta (seguendo le procedure via via indicate) senza prestare attenzione ad alcun vincolo di natura dimensionale, territoriale o settoriale.
Le aree di intervento: Innovazione
- Iper e Super-ammortamento: supervalutazione del 250% su nuovi beni materiali e tecnologie o del 140% sugli altri investimenti in beni produttivi. Accesso in fase di bilancio con autocertificazione.
- Nuova Sabatini: contributo in conto interessi su finanziamenti accesi a copertura di investimenti in macchinari, impianti e attrezzature digitali. Accesso con domanda tramite istituto bancario.
- Credito imposta R&S: credito del 50% su spese in R&S fino ad € 20 milioni. Accesso in fase di bilancio con autocertificazione e utilizzo del quadro RU del modello Unico.
- Patent Box: tassazione agevolata del 50% su IRAP e IRES per il reddito da proprietà intellettuale, ovvero marchi, brevetti, copyright e know how. Accesso in fase di dichiarazione dei redditi.
- Start Up e PMI; detrazioni fiscali del 30% per gli investimenti nel capitale di PMI innovative o Start Up.
Competitività
- Fondo di Garanzia: ampliamento delle garanzie del Fondo per le PMI. Accesso tramite istituto bancario.
- ACE: deduzioni di imposta con nuovi conferimenti di capitale o utili accantonati a riserva. Accesso in fase di bilancio.
- Tagli IRES dal 27,5% al 24% e possibilità di scegliere l’aliquota del 24% anche sulla parte di reddito del socio che resta nel capitale aziendale.
- Salario di produttività: tassazione al 10% flat per i premi legati ad aumenti di produttività. Limite a € 3.000.
La quarta rivoluzione industriale è ormai in atto, speriamo che le misure prese con Industria 4.0 possano essere sufficienti a mantenerci competitivi sui mercati internazionali.