Migliorare il rapporto con la propria banca è fondamentale per ottimizzare l’accesso al credito. Vediamo cosa è meglio fare.
By FRANCESCA PIU
Indice
Questa breve guida si propone di dare alcuni suggerimenti che hanno l’obiettivo di garantire a una piccola e media impresa un migliore accesso al credito bancario.
Molto spesso, specialmente in questi ultimi dieci anni, ho sentito gli imprenditori lamentarsi della scarsa collaborazione che gli istituti di credito hanno dimostrato nei confronti del mondo produttivo. Si tratta di un rapporto molto delicato, spesso fragile. Le banche richiedono sempre con maggiore frequenza che le aziende abbiano al loro interno un efficace controllo di gestione, e che l’imprenditore abbia competenze e strumenti che gli permettano di dimostrare la propria solidità aziendale di lungo termine e la conoscenza di strumenti utili allo scopo, come ad esempio il monitoraggio della propria Centrale di rischi prodotta dalla Banca d’Italia per l’accesso al credito.
“Per attestare la nostra capacità e solidità finanziaria è necessario dotarsi all’interno dell’impresa stessa di un strutturato controllo di gestione“
Anticipare i tempi: vigilanza sulla centrale dei rischi
Il mio primo consiglio è di dimostrare alle banche che siamo in grado di far fronte alle scadenze e agli impegni.
Ma nel caso in cui ci siano state delle segnalazioni negative in Centrale di rischi nei nostri confronti, dobbiamo cercare di giocare di anticipo e non aspettare di essere richiamati dal nostro gestore. Quanto indicato dalla Centrale di rischi potrebbe essere semplicemente derivato da una difficoltà del momento o da un errore prodotto da un altro istituto di credito.
Per attestare la nostra capacità e solidità finanziaria è necessario dotarsi all’interno dell’impresa stessa di un strutturato controllo di gestione, anche tramite strumenti come il budget aziendale e il business plan, che oggi possiamo trovare sul mercato con modalità semplici da usare e a prezzi competitivi. La produzione di report periodici e la dimostrazione che l’azienda è seguita in maniera corretta avrà un duplice scopo:
1 – in primo luogo ci permetterà di applicare con tempestività dei correttivi sulle criticità che potrebbero sorgere;
2 – in secondo luogo potremmo dimostrare alla banca la nostra consapevolezza di ciò che accade e la capacità di far fronte agli imprevisti.
Questi strumenti non vengono utilizzati dalla stragrande maggioranza delle PMI, e pertanto la banca sarà sicuramente favorevolmente colpita dalla trasparenza e dalla caduta delle barriere informative da parte di chi, di propria iniziativa, si presenta con una documentazione corretta e esaustiva. Tale atteggiamento velocizzerà il processo decisionale di accesso al credito e migliorerà il rapporto personale tra affidato e gestore.
Cosa fare in caso di segnalazione in Centrale dei Rischi
Abbiamo già visto come affrontare il problema nei confronti delle altre banche. Ma come dobbiamo comportarci verso l’istituto di credito che ci ha segnalato?
In primo luogo è importantissimo tenere un atteggiamento di trasparenza e il più possibile conciliante.
Dobbiamo poi presentarci muniti di tutto il materiale in nostro possesso, come la Centrale di rischi prodotta dalla Banca d’Italia e gli estratti correnti bancari dei mesi successivi alla segnalazione. Non guasterebbe inoltre produrre delle situazioni contabili aggiornate e eventuali report del controllo di gestione interno (come ad esempio un business plan pluriennale).
Il mio consiglio è comunque cercare di evitare di essere segnalati per non pregiudicare l’accesso al credito, e questo può avvenire essenzialmente tramite un continuo e corretto monitoraggio interno e un’attenzione periodica della Centrale dei rischi prodotta dalla Banca d’Italia.